I Corsari dello Ionio

di D. Daverio

Uno dei due gate guardian di Araxos, un F-104G

La penisola di Capo Araxos, spartiacque tra il Mar Ionio e il Golfo di Patrasso, ospita la base aerea sede del 116° Stormo dell’Aeronautica Ellenica.

La nascita dell’aeroporto risale al lontano 1936, poco prima della II Guerra Mondiale, e già nel 1941 lo stesso venne utilizzato dalla Regia Aeronautica Italiana, che vi trasferì il 18° Gruppo Caccia dal dicembre di quell’anno fino ad aprile del 1942, con l’obiettivo di fornire la scorta e la protezione ai convogli navali che transitavano nel tra il Mar Adriatico e il Mar Ionio. Poco più di 15 anni dopo, l’Aeronautica decise di ammodernarne le infrastrutture per poter accogliere gli aerei a getto e nel 1962 istituì ad Araxos il 116° Combat Group, alle cui dipendenze venne posto il 336° Fighter Bomber Squadron (FBS) su F-84F. Fino al 1977, il 336° FBS rimase il solo gruppo in seno al 116° Stormo; a metà di quell’anno, il 335° FBS venne spostato ad Araxos e lo Stormo acquisì la conformazione attuale. Nel frattempo, agli F-84F Thunderstreak fecero seguito dapprima gli F-104G Starfighter (dal 1964 al 1993) e poi i Vought A-7E/H anche se, dal 2007, soltanto la versione ex-US Navy sopravvive al passare degli anni. Ad oggi, i Corsair greci sono gli unici al mondo ad essere ancora utilizzati operativamente da una forza aerea. Durante il mese di maggio 2009, sono iniziate le consegne dei primi quattro esemplari dei nuovissimi F-16C Block 52+ Advanced (o Block 52M), grazie al programma di approvvigionamenti Peace Xenia IV. Le consegne sono previste con una cadenza di quattro macchine al mese, durante tutto il 2009, per un totale di 30 aerei (di cui 10 biposto), che andranno ad equipaggiare il 335° FSB, messo in posizione quadro in attesa del passaggio sul nuovo aereo.

335° Fighter Bomber Squadron “Tiger”

Il comandante del 335° Mira, ten. col. Tzikas, in tuta di volo verde

La nascita del 335° Squadron risale al 1941, sull’aeroporto di Akir, in Palestina, dato che la Grecia era stata occupata dai nazisti. Inizialmente fu dotato di Hurricane IIB, in seguito sostituiti dalla versione IIC, utilizzata fino al 1943, anno in cui ricevette gli Spitfire nelle versioni VB e VC. Le missioni principali erano di ricognizione e difesa aerea, mentre le zone d’intervento furono svariate: Africa del Nord, Italia, Jugoslavia, Albania e Grecia, specialmente nella zona delle Cicladi, del Dodecaneso e di Creta. Operò anche in Medio Oriente, fornendo la scorta ai convogli navali diretti verso l’Egitto, in supporto alle truppe ivi basate.

Particolare di un F-16 appena giunto dagli Stati Uniti

Il 28 ottobre del 1943, il 335° partecipò a una missione di bombardamento oltre le linee nemiche, sul quartier generale del XX Corpo d’Armata italiano, basato in Libia. Questa data è ben scritta nel memoriale del gruppo in quanto ricorreva l’anniversario dell’attacco italiano portato alla madre patria ellenica, quindi lo Squadron Leader chiese l’autorizzazione al British Command di poter prendere parte alla missione. La missione fu un successo, soprattutto per il morale dell’aeronautica greca.

Nel settembre dell’anno successivo, il 335° rientro in Grecia, operando dall’aeroporto di Hassani (l’attuale Hellenikon, vicino Atene). Qui si unì al 336° Squadron e al 13° Light Bomber Squadron e insieme passarono sotto il controllo del governo greco, che in quel momento aveva ripreso il controllo della sovranità del proprio territorio. Alla fine della guerra, le missioni volate furono ben 5555 per un totale di 8500 ore circa, ma il conto delle vittime nelle file dello squadron fu di 18 piloti.

Paticolare della parte posteriore del Falcon

Il trasferimento sull’aeroporto di Sedes portò anche alla sostituzione degli Spitfire con le versioni IX e XVI, per poter affrontare gli impegni dettati dalla guerra civile. Quattro anni dopo la fine di questa guerra, il 335° cambia nome e diventa Fighter Bomber Squadron, e diviene la prima unità dell’Aeronautica Ellenica a ricevere aerei a getto (F-84G e RT-33A) sulla base di Eleusi. Tre anni dopo, iniziano le consegne dell’F-84F e lo squadron viene trasferito a Larissa fino al 1960. Alla fine di quell’anno, altro trasferimento (stavolta a Tanagra) e cambio di ruolo, divenendo reparto da bombardamento. Nel ’65, l’Aeronautica Ellenica acquista gli F-104G, e il 335° viene equipaggiato proprio con questo aereo, che manterrà fino alla fine del 1992. Nel frattempo, a metà del ’77 viene trasferito sulla base attuale, dove finita l’era dello Starfighter, inizia quella del Corsair, con la consegna di 62 aerei tra mono e biposto provenienti dagli Stati Uniti.

Il primo volo degli F-16 (005) di Araxos, di passaggio dall'aeroporto di Andravida

La storia recente vuole il trasferimento delle macchine con ore di volo residue al 336° Squadron, la sospensione delle attività operative in attesa delle consegne dei nuovi velivoli che equipaggeranno i Tiger per gli anni a venire.

Al momento della nostra visita, il 335° era ancora in posizione quadro in attesa di ricevere i nuovi F-16 Block 52+ Advanced, specializzati nell’attacco al suolo. Quattro esemplari sono giunti verso la fine di maggio proprio ad Araxos, e il 2 giugno hanno volato per la prima volta due esemplari con i colori dei Tiger. Abbiamo avuto la possibilità di parlare del nuovo aereo sia con il comandante della Base, il col. Kostantinos Vouzios, oltre 2000 ore di volo proprio sul Fighting Falcon, che con il ten. col. Evangelos Tzikas, comandante dello squadron. Entrambi hanno lodato le doti di questo nuovo velivolo, doti che per ora non sono ancora state provate in missioni addestrative ma che comunque, viste le caratteristiche degli F-16 Block 50 già in dotazione ai reparti ellenici da anni, promettono bene.

Un'altra foto del primo volo, questa volta l'esemplare è lo 004

I nuovi aerei sono, al momento, gli F-16 più avanzati dal punto di vista della dotazione integrata a bordo. Questa comprende un sistema ALR-93 (V) per la scoperta di minacce radar e laser di ultima generazione, un sistema di disturbo attivo ALQ-187 e un dispenser di chaff/flare (inganni per sistemi di puntamento e guida radar e infrarosso) ALE-47; il sistema di contromisure elettroniche è dotato di memoria per la registrazione delle minacce digitale. Tra le altre caratteristiche, troviamo i Conformal Fuel Tanks (CFT), serbatoi ausiliari integrati che possono essere applicati sul raccordo ala-fusoliera senza interferire con l’aerodinamica del velivolo, aumentandone notevolmente l’autonomia senza interferire con la quantità di carico bellico trasportabile, una vernice a bassa rifrazione radar che ricopre interamente il Falcon e la predisposizione all’uso dei Night Vision Goggles (NVG, occhiali per la visione notturna) sia del cockpit che delle luci di navigazione esterne.

L'F-16 005 viene approntato per il primo volo ufficiale con pilota greco, il giorno successivo

I piloti già abilitati al Falcon hanno dovuto effettuare una conversione al modello in arrivo a Tucson (Arizona, USA), effettuando diverse ore sul simulatore qui basato. In futuro, viste le nuove direttive dello Stato Maggiore, con l’integrazione delle OCU all’interno dei singoli reparti, gli allievi giungeranno ad Araxos e verranno formati da istruttori greci, così come avviene per gli altri reparti di volo ellenici.



336° Fighter Bomber Squadron “Olympos”

Un bellissimo Corsair II con i colori del 336° Mira

Il 336° FBS è, come citato precedentemente, l’unico squadron al mondo ad avere ancora in linea il Corsair. Costituito nel febbraio del 1943 in seno alla Royal Air Force, in un aeroporto poco lontano da Il Cairo (Egitto), venne trasferito a Sidi Barrani ed equipaggiato con gli Hurricane IIC, con i quali effettuò missioni di protezione dei convogli navali, difesa aerea degli aeroporti e delle truppe di terra e missioni di attacco al suolo sull’isola di Creta. All’inizio del 1944, venne rischiarato in Libia , a El Adem, poi a Bu Amoud ed infine a Marsa Matruh, ritornando così in Egitto. Nella seconda metà del ’44, gli equipaggi cominciarono l’addestramento per poter utilizzare il nuovo aereo che venne consegnato nel settembre dello stesso anno, lo Spitfire V, e venne così trasferito nuovamente a El Adem. Successivamente, venne inviato in Italia per compiere missioni nei cieli di Jugoslavia, Albania e Grecia (ancora occupata dai tedeschi). Le ultime missioni di guerra vennero condotte contro le truppe tedesche ancora stanziate sulle isole di Creta e Milo e le altre isole del Dodecaneso. In totale, durante la II Guerra Mondiale, il 336° volò 3250 missioni per 5116 ore, perdendo 12 piloti.

Il comandante del 335°, ten. col. Malakakis, nel suo ufficio

Finita la guerra, lo squadron venne trasferito sull’aeroporto di Sedes, vicina a Salonicco, dal quale effettuo missioni a causa della guerra civile che si consumò tra il ’46 e il ’49. Dalla fine della guerra civile fino al 1962, il 336° cambiò aeroporto, aereo e ruolo frequentemente, passando da Larissa, dove ricevette gli Helldiver e cambiò ruolo in Light Bomber Squadron, a Eleusi su F-84G, come Fighter Bomber Squadron, a Nea Anchialos su F-84F. Nel 1962, giunse finalmente ad Araxos e l’anno successivo venne ridenominato 336° Strike Squadron. All’inizio del ’65 cominciarono le consegne degli Starfighter e a questo punto lo squadron venne scisso, una parte inviata al 114 Combat Wing con l’F-104G per un anno e l’altra rimase al 116 CW con il Thunderstreak.

Nel 1993 si può quasi parlare ormai di presente, in quanto gli Olympos iniziarono a ricevere i bombardieri della Vought, nella versione A-7E monoposto e TA-7C biposto. Con la conversione dei reparti del 115 CW di Souda (Creta) sugli F-16, gli aerei della versione A-7H vennero assegnati al 116 CW, che li usò per poco tempo prima di radiarli definitivamente. Attualmente, i 28 esemplari monoposto operativi in dotazione al reparto sono tutti della versione A-7E (di provenienza US Navy), mentre la versione biposto è la TA-7C a doppio comando, con 14 velivoli presenti sulla base, utilizzati principalmente dalla Operational Conversion Unit (OCU) in seno allo Stormo. I piani dello Stato Maggiore per l’anno nuovo porteranno cambiamenti all’organigramma degli squadron presenti ad Araxos, con l’integrazione delle OCU all’interno degli squadron, per poter così ottimizzare le ore di volo dei piloti, i costi di esercizio e le ore di vita residue dei velivoli.

Particolare dell'altro special color appartenente allo squadron

Mensilmente, la linea Corsair del 336° FBS produce una media di circa 400 ore di volo. Questo numero così elevato fa si che ognuno dei 27 piloti assegnati al reparto possa accumulare tra le 160 e le 250 ore annue, in base alle necessità dello squadron e all’esperienza personale accumulata nel tempo. Le missioni principali sono di supporto alle truppe terrestri e come vettori di bombe e altro munizionamento aria-terra: oltre alle classiche bombe a caduta libera Mk.82, Mk.83 e Mk.84, figurano anche le Laser Guided Bombs (LGB, bombe a guida laser) della serie GBU, per le quali però necessita di un altro aereo designatore o di un sistema di designazione dei bersagli a terra, e i dispenser di sub munizioni Autonomous Free-flight Dispenser System (AFDS, sistema a sub munizioni a volo indipendente), sprovvisti di motore, con sistema di guida GPS fire and forget (lancia e dimentica) e con un raggio d’azione fino a venti chilometri, armabili con 20 munizioni antipista o con 120 mine anticarro.

Un esemplare biposto si appronta ad una missione addestrativa

Per quanto riguarda invece l’addestramento dei nuovi allievi che provengono dalla base di Kalamata, sede della scuola di volo basico ed avanzato della Elliniki Polemiki Aeroporia, il reparto mette a loro disposizione circa 60 ore mensili totali per la conversione operativa al Corsair. Al momento della nostra visita, ad Araxos erano presenti otto allievi, ormai prossimi alla fine del loro iter addestrativo, mentre altri sei sono previsti nella seconda metà dell’anno. Sicuramente altri allievi destinati al Corsair saranno inviati il prossimo anno, ma la decisione per il futuro dei Corsair sarà presa una volta ultimate le consegne degli F-16 all’altro squadron presente sulla base, il 335°.

TA-7C in atterraggio

L’attuale comandante del 336° FBS, il ten. col. Spyros Malakakis, oltre 2300 ore di volo all’attivo la maggior parte delle quali volate sugli A-7, ci ha raccontato con particolare orgoglio dell’ultimo sforzo operativo al quale hanno preso parte gli Olympos. Nello scorso mese di maggio, infatti, nel sud dell’Italia è stata effettuata una esercitazione COMbined Air Operations (COMAO) denominata NATO Electronic Warfare Force Integration Programme (NEW FIP), che prevedeva un coinvolgimento da parte dell’Aeronautica Ellenica della durata di quattro giorni, per ognuno dei quali erano pianificate quattro sortite; ogni missione aveva una durata di oltre due ore e mezzo, dal momento del decollo da Araxos fino al ritorno allo stesso aeroporto, dopo aver simulato un attacco alle infrastrutture difensive italiane per saggiare qualità e reazioni ad un attacco apportato in un teatro saturo di contromisure elettroniche. I velivoli del 336°, unico squadron a prendervi parte, hanno così dimostrato una disponibilità operativa del 100 percento, riuscendo a concludere ogni missione secondo il compito assegnato ai piloti al momento del briefing.

Decollo al tramonto, per una missione addestrativa notturna

I velivoli, comunque, raggiungono una capacità operativa del 90 percento e difficilmente una missione viene cancellata in seguito a problemi tecnici. Di fatto, il ciclo manutentivo della cellula prevede un controllo presso gli stabilimenti della Hellenic Aerospace Industry ogni 15 ore di volo, a causa di problemi riscontrati nel 2001, ma una volta scoperta la causa e risolta, il valore precedente non è stato più ripristinato; per quanto riguarda il motore, il controllato periodico effettuato dalla stessa ditta avviene ogni 75 ore di utilizzo.



IMA-Photo vuole ringraziare il Col. Roberto Cattaneo, addetto militare all'Ambasciata Italiana di Atene, senza il quale questa visita non sarebbe stata possibile e che ha sempre fornito aiuto ad ogni nostro problema; il nostro ringraziamento va anche al Col. Kostantinos Vouzios, comandante della Base di Araxos, al Ten.Col. Evangelos Tzikas, comandante del 335° Mira, e al Ten. Col. Spyros Malakakis, comandante del 336° Mira, per la loro ospitalità e simpatia e per la loro disponibilità a mostrarci i vari aspetti operativi della base. Infine, un grazie ad Antonios, che ci ha accompagnato e sopportato per tutto il giorno!
Grazie di cuore!

IMA-Photo would like to thank Col. Roberto Cattaneo, military attachè at the Italian Embassy in Athens, without whom our visit wouldn't have been possible and was always available for any kind of help. Our thanks go also to Col. Kostantinos Vouzios, Base Commander at Araxos, to Lt.Col. Evangelos Tzikas, Commander of 335° Mira, and to Lt. Col. Spyros Malakakis, Commander of 336° Mira, for their hospitality and sympathy and for their time explaining us every matter concerning the life at Araxos AB. Our final thank goes to Antonios, who take care of us attending the whole day.
Thank you very much!